venerdì 6 gennaio 2012

6 Gennaio 2012

Non cambia il rapporto tra macchina e soggetto - i valori geometrici tra le cose riprodotte sono visualizzati sempre entro la cornice dell'inquadratura rettangolare del mirino ottico  - ma le modalità attraverso le quali prende forma il significato di quella relazione. L'atto fotografico, da esercizio di specifiche competenze tecniche - non sempre esclusivo appannaggio di fotografi professionisti, ma pure della ristretta categoria dei cosiddetti fotoamatori evoluti - ora appartiene a chiunque disponga di un comune smartphone o cellulare con fotocamera digitale incorporata. Chi non coglie il portato rivoluzionario di questo passaggio d'epoca, giunto oggi a maturazione ovunque sia stata attivata un'infrastruttura di telecomunicazione? Serve proprio invocare il bel tempo andato della posa lenta o della telescrivente? Si può convenire che il recupero di archivi perduti o la scoperta di immagini nascoste alla storia sia utile, se non indispensabile, a ricostruire le vicende identitarie di un popolo, di una regione o di una città. Troppo spesso, però, nel compiere quest'opera, piano storiografico, piano estetico e piano economico sono stati deliberatamente fusi, con il solo scopo di trarne profitto nel commercio.  

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