Nel silenzio di quei passi solitari tutt'intorno compaiono scheletri di ferro. Non basta una chiatta a solcare il canale per segnalarmi il transito di qualche osservatore abituale delle residue attività fluviali.
Da circa dieci anni e con puntuale regolarità mi lascio condurre in curiose esplorazioni urbane nei territori valloni più martoriati dallo sviluppo industriale dello scorso secolo. Paesaggi di carbone e memorie di migrazione sono le polarità di un'attrazione che il tempo accentua anzichè fare arretrare.